Riuscire a dare una definizione o un titolo a MartinoGamper è un’impresa impossibile e non proviamo nemmeno a mettergli un cappello da artista o designer perché non sarebbe solo riduttivo ma forviante. Meglio passare dalla teoria della pratica, e allora proviamo a descriverlo attraverso i suoi lavori, attingendo dai diversi campi di interesse che Gamper travalica con disinvoltura.
Lino Table 01: è un condensato di tratti riconducibili a Gamper, le linee e le forme, quelle geometrie nette esaltate dalle scelte cromatiche è uno dei progetti da vedere (e acquistare) da Nilufar Depot;
Drum Kits for Nike: prendete il tessuto che Nike utilizza per realizzare le Flyknit e applicatelo su un set di tamburi, il risultato è il progetto presentato da Gamper durante l’ultima design week.
Prada Window installation: ci provano in tanti ma lui ci è riuscito ed ha trasformato una vetrina (quella di Prada) in un’installazione talmente interessante da rubare la scena ai capi in vendita;
The Marksman dining room: un classico pub inglese nel cuore di Londra totalmente rinnovato all’interno, con una sala superiore disegnata per modificare nella testa di chi la visita la classica immagine da pub, fatta di legno scuro e stanze retrò;
100 chairs in 100 days: sedie collezionate e raccolte tra le strade di Londra e le case degli amici per poi essere smontate e riassemblate mescolando le carte in tavola e creando oggetti nuovi. Sono 100 i pezzi realizzati mixando magari una sedia di Mendini e una da giardino e il tempo impiegato è proprio di 100 giorni.
Il filo conduttore c’è, è netto, ma ditemi se dare una definizione a Martino Gamper non è un’impresa impossibile.
credits: martinogamper.com, Nilufar