Non sempre è possibile descrivere un momento in ogni suo dettaglio. Come si racconta la luce? Qual è lo storytelling adatto per descrivere un colore, una texture, un materiale, la temperatura di una superficie? Sarebbe bello riuscire a racontare tutto questo perché Casa Perfect è l’unione di questi dettagli più che un elenco di arredi e designer.
Casa Perfect è l'ultimo progetto della galleria Future Perfect ma è ancora di più un’esperienza e non è per ricorrere a termini in voga oggi, spesso usati per descrivere un ristorante o la scalata del Kilimanjaro senza troppe differenze.
Ecco, qui non c’era nessuna scalata, se non una salita tra le colline di Beverly Hills, ma l’impatto con quella che sulla carta è una galleria come tante altre è stato proprio come quando arrivi in cima e, all'improvviso, si vede il paesaggio intorno / interno. Wow.
D’altronde cosa ci si poteva aspettare da una galleria che ogni due anni cambia la location della sua Casa Perfect per sperimentare contesti architettonici sempre diversi, per vedere la relazione tra l’oggetto e il contesto, tra l’arredo e l’architettura? Mi aspettavo di vedere dei progetti e c’erano, nella loro complessità e con una selezione coerente e curata; mi aspettavo di lasciarmi conquistare da una casa di LA; mi aspettavo tanto e ho trovato di più.
C’era la luce che filtra attraverso le tende ma a scaldare erano i colori della moquette e la texture dei tessuti; c’era il design contemporaneo e c’era Gaetano (Pesce) con una stanza dedicata a lui, a raccontare un pezzo di NYC e un pezzo d’Italia; c’era Matthew Day Jackson con i suoi lavori più recenti e c’era l’architettura di Raul F. Garduno con questa casa progettata nel 1971 che nel 2020 ha la forza progettuale ed estetica per contestualizzare il design contemporaneo.
Bella Casa Perfect, bello il lavoro che Future Perfect sta facendo nel suo personale racconto da galleria di design, bello tutto e anche le colline di Los Angeles.
credits: casa perfect
