VILLA PESTARINI
04/2019
interiors
architecture
all
VILLA PESTARINI
04/2019
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Ci sono dei luoghi dove sembra di respirare un po’ di magia, data dalla somma della storia che quelle pareti trasudano e dalla voce di chi, circondato da quelle pareti, ha vissuto una vita. Una mattina qualsiasi con il sole primaverile di Milano siamo arrivati a Villa Pestarini con gli occhi carichi di aspettative, con l’adrenalina di chi ama le case fatte di mattoni e amore per il progetto.

La scala, nel suo colore originale, domina tutta la zona giorno. Bottiglia in marmo perlino rosato, Salvatori.

Dai libri abbiamo imparato che villa Pestarini è l’unica casa progettata da Albini senza la collaborazione di altri architetti ed è attualmente una residenza privata, non una di quelle dove si può scegliere di entrare pagando un biglietto.

Siamo arrivati così, con la consapevolezza che sarebbe stata un’occasione da cogliere al volo, di quelle che chi cresce a pane e architettura sogna. Siamo entrati carichi di oggetti perché abbiamo scelto Villa Pestarini come scenografia ideale per un editoriale da scattare per LuisaViaRoma e pronti con ogni mezzo, macchine fotografiche, telefoni, occhi, orecchie e naso per immortalare ogni dettaglio.

un progetto del 1938

Ci siamo lasciati ammaliare dalla luce che filtrava dalla parete in vetro rosa e cullare dai racconti di chi ha scelto di comprare quella casa quando versava in una condizione di quasi totale abbandono, di riportarla alla luce e di trasformarla nella casa per la propria famiglia.

L'attuale proprietaria quando acquista la casa contatta Franca Helg, chiedendo aiuto per riportarla allo stato originario, con i colori che aveva scelto Albini nel ’38 e così ottiene le fotocopie delle foto in bianco e nero dell’abitazione appena realizzata, con gli appunti scritti a mano da Albini con l’indicazione dei colori.

In casa oggi sono presenti tutti i dettagli progettuali che ci hanno strappato un sorriso: come scoprire che l’appendiabiti all’ingresso si apre in un gioco di funzioni rivelate e nascoste per permettere di ritirare la posta direttamente da casa; come i fori sulle finestre servono per far circolare l'aria anche quando, come d’estate, la casa rimane chiusa per un lungo periodo; come il montacarichi per portare la colazione dalla cucina alle stanze; come un armadio solo per gli sci.

E anche se alcune cose sono cambiate la magia di quella casa è ancora tutta lì, tra un vetro rosa, la scala da togliere il fiato, le lampade e quel salire e scendere, entrare e uscire tra l’interno e l’esterno che, come racconta la proprietaria di casa, l'hanno reso perfetta per i suoi nipoti che da bambini amavano giocare a nascondino.

executive production: simple flair

photo credit: Claudia Zalla

products: tutto LuisaViaRoma - bottiglia in marmo Salvatori, vaso Venini, candela Fornasetti, vaso Viso Project, vassoio Jonathan Adler, accessorio decorativo Memorabilia Mvsevm Seletti, set da sakè Armani/Casa.

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