MDW22 - Jello: stools, benches and more
05/2022
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design
exhibitions
MDW22 - Jello: stools, benches and more
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In occasione della Milano Design Week 2022, Riviera presenta: Jello: stools, benches and more, la prima mostra personale di Marco Campardo.

Marco Campardo è un designer e maker con sede a Londra. Lavora con clienti privati e pubblici, progetta oggetti, allestimenti e installazioni site-specific. Ha un interesse particolare per la creazione e la sperimentazione materiale come forma di pratica critica, utilizzata per esplorare narrazioni più ampie sull'identità e l'autenticità della materialità della cultura.

In particolare, questa esibizione si concentra su alcune domande: come si possono adattare i processi industriali per oggetti unici fatti a mano? Come può il design negoziare il rapporto tra artigianato e produzione di massa?

La mostra esplora i modi in cui gli oggetti possono essere creati adattando sistemi di produzione industriale, piuttosto che sulla forma individuale di ogni singolo oggetto.

l’opening night si terrà il 7 giugno 2022 dalle 18:00 alle 21:00, ovviamente da Riviera!

La mostra Jello, ispirata dal budino di gelatina, mette in mostra un paesaggio di oggetti unici, ciascuno realizzato come un'unica copia, irriproducibile in serie, a causa della sua particolare modalità di produzione. Interessato all'”hacking” dei processi industriali, Marco Campardo ha adattato lo stampaggio rotazionale, uno dei processi più comuni nella produzione in serie di beni di consumo, a un sistema lo-fi che non richiede la realizzazione di costosi e complicati stampi in silicone o acciaio.

Il progetto sovverte l'idea tradizionale di riprodurre infinite volte la stessa forma per creare infinite copie di prodotti, mettendo in discussione l’idea della forma “giusta”. Ciò si ottiene creando uno stampo a bassa tecnologia che viene rifatto dopo ogni colata per cui il processo determina il risultato finale: ogni oggetto rivela le tracce della sua realizzazione, attraverso forme, curve e imperfezioni che rendono uniche la forma finale. Ispirato dal pensiero di Enzo Mari, un tale sistema permette a Campardo di creare forme sempre diverse, ma “la cui qualità formale” rimane coerente e invariata.

Per creare la collezione, composta per esempio da sgabelli e panchine, Campardo ha costruito una macchina per lo stampaggio rotazionale, azionata a mano, che gli consente di sperimentare la scala degli oggetti e forme che solitamente non si possono ottenere a causa dei limiti dello stampo classico in acciaio. Il risultato finale è un paesaggio vibrante fatto di una gamma di mobili e oggetti diversi le cui forme organiche, superfici irregolari e colori tenui richiamano alla mente una varietà di cibi, come burro, mango, tofu o, appunto, gelatina.

credits: Marco Campardo, Matteo Bianchessi

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