Capita di incontrare persone per caso e capita di scoprire delle storie in maniera fortuita.
Questa storia, scoperta per caso, arriva dall’archivio del New York Times - da un articolo pubblicato il 6 ottobre 1995 e firmato da Carol Vogel - che racconta Calvin Klein, l’arte, il design e il minimalism.
Gli anni Novanta tornano tra le voci ricorrenti delle nostre ricerche, impossibile allora non notare le immagini dello store di New York aperto nel 1995 che porta la firma di Pawson e include i pezzi di Judd, sommate alle foto della campagna Calvin Klein Home e delle sfilate di quegli anni.
Crediamo che la forza dei progetti sia spesso nella contaminazione, nella somma di più voci magari provenienti da ambiti diversi, in un clima creativo che crede poco nella tassonomia, e allora questa storia intrisa di arte, design, architettura e moda ha attirato la nostra attenzione.
Se fosse un film ci muoveremmo su più set, la scenografia cambierebbe velocemente e con profonda coerenza dallo store su Madison Avenue, le passerelle e Marfa, in Texas, all’interno della Chinati Foundation.
Lo store in Madison Avenue inaugurato nell’ottobre del 1995 viene progettato da John Pawson che ai tempi non aveva la fama internazionale acquisita negli anni successivi e che proprio grazie a questo progetto vedrà iniziare la sua ascesa nel mondo del design e dell’architettura. Il progetto di Pawson per lo store è uno shock per l’epoca: senza delle vere e proprie vetrine, pochi capi, più simile ad un museo che ad un negozio è infatti un luogo dove capitava spesso che le persone rimanessero per ore solo per vivere lo spazio. Pavimento in pietra, altezze generose, lo spazio aperto e angolare, il vetro, gli specchi e le opere di Donald Judd.
Quello di Donald Judd è un nome ricorrente in questa storia perché sono sempre gli arredi disegnati da lui ad apparire nelle foto della collezione Calvin Klein Home e ad essere d’ispirazioni per le collezioni di Calvin Klein. In aggiunta le foto della campagna della linea casa vengono scattate a Marfa, all’interno della Chinati Foundation, sempre fondata da Judd e che per Klein rappresentava lo sfondo ideale per far risaltare la sua collezione.
Intanto sulle passerelle di Calvin Klein sfilava Kate Moss e quelle immagini sembrano essere il contrappunto ideale per lo store di Madison Avenue, gli arredi di Judd e la campagna scattata a Marfa.
credits: Todd Eberle, johnpawson.com, pinterest, vogue.com, calvin klein archive.