E se c’è una città che non ci stanca mai è New York. La sua energia, le strade e gli indirizzi, New York è un conglomerato di stereotipi, di icone, di immagini già viste ancora prima di visitarla ma è anche la culla di nuovi progetti, è la velocità che rincorriamo quando siamo lontani dalle sue strade.
E’ strano finire una guida, dopo aver speso giorni in una città e ancora più ore per scegliere quali indirizzi consigliare: perché NYC è uno di quei luoghi che non si riassumono inoltrando una nota di tre ristoranti e quattro negozi, NYC è uno elle città dove abbiamo scoperto ad ogni viaggio un indirizzo nuovo, magari per caso, magari perdendoci tra le strade o dopo il consiglio di un amico che vive lì da anni.
Quello che rende NYC unica non è un suo singolo indirizzo, un museo o un edificio iconico, è la somma di tutto e soprattutto l’energia che si respira ad ogni angolo, quella velocità nell’iniziare e chiudere un progetto che sembra contagiosa, quella voglia di fare, rifare e rischiare.
Il fascino di Brooklyn e Williamsburg, le icone di Manhattan, il verde di central Park e i paesaggi sull’Hudson River, i luoghi storici desueti e quelli contemporanei, non è tutto bello e molto spesso NYC è logorata dai suoi ritmi ma rimane tra le città dove torniamo per ricaricarci, per trovare energia nuova.
Arriva la guida di NYC e lo fa rispettando il rituale delle guide di simple flair: non si sostituisce ad una guida classica, ma è pensata per essere affiancata ai luoghi che nell’immaginario ricordano le città che raccontiamo; è una guida per chi si riconosce in un’estetica, nella narrativa contemporanea che abbiamo fatto nostra, nella voglia di uscire fuori dalle rotte turistiche più classiche.