Ho scoperto che la galleria Salon 94 Design a Basilea ha presentato “Industrial Office”, la collezione di arredi per ufficio disegnata da Philippe Malouin, ed è stato amore a prima vista.

Totalmente realizzata con materiali industriali, tra acciaio, nylon e gomma, è una collezione che racconta il mondo dell’ufficio inaspettato: al bando le sale riunioni tutte uguali e le scrivanie tristi, qui gli archetipi del mondo dell’ufficio diventano il vettore di una nuova energia per l’intera categoria.

Non è un esercizio di stile, non è il risultato della voglia a priori di portare novità e colore all’ambiente di lavoro, qui le scelte sono state naturali, dettate da ragioni tecniche più che estetiche.

Ad esempio: i colori sono indicativi del processo di produzione, non sono stati scelti per aggiungere una nota cromatica ma sono quelli standard del materiale scelto.

Anche la modularità non è decisione fatta a priori, da scrivere su un catalogo per raccontare una caratteristica vendibile della collezione, ma una conseguenza del processo progettuale, una naturale evoluzione del progetto.

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Malouin sembra aver pensato a tutto, non solo sedie e scrivanie, anche il portapenne e il telefono raccontano  una visione totale dell’ambiente ufficio.

Se l’obiettivo era quello di fare ricerca, di capire fino a che punto spingersi, facendo sperimentazione e rimanendo legati ad un’idea estetica ben precisa, ci sembra che sia stato ampiamente raggiunto.

E’ una collezione arrivata dopo anni di ricerca e si vede perché la qualità è sinonimo di studio, di approfondimento, di domande continue e di risposte non scontate.

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