Bisognerebbe chiamarli trend per rendere il tutto più semplice ma quando si tratta di design bisogna pesare le parole ed usare termini più piacevoli per addetti al settore, appassionati e critici che ci tengono a distinguersi dalle mode ma, che si accetti o meno, anche nel design esistono le tendenze e fanno vendere.
Quindi, torniamo al punto di partenza e senza troppi giri di parole vediamo cosa è stato presentato durante il London Design Festival, quali saranno i trend che, al di là dei singoli progetti, saranno il cardine alla base delle novità che vedremo da qui ai prossimi mesi.
Refined Crafts, questo significa apprezzare il lavoro artigianale e i materiali naturali, le tempistiche più lunghe delle lavorazioni ben lontane dal tutto e subito in favore di processi lenti e qualificati. Il legno, la ceramica e il vetro utilizzati per la produzione di pezzi con un’anima tradizionale nelle lavorazioni raccontano storie di design di qualità.
Child’s play, non è il design fatto (solo) per i più piccoli ma ne ha le caratteristiche: forme semplici e colori primari usati per giocare con le proporzioni e con umorismo. Il design mette a nudo la voglia di cose semplici che rendano lo spazio leggero e non solo in riferimento al peso materiale delle cose quanto a quello ideologico. Si gioca con il design e per una volta i progettisti sembrano non aver voglia di prendersi troppo sul serio.
The Collectors, non basta un oggetto ma se ne accostano a gruppi, quasi a formare una mostra personale trasformandosi in curatori del proprio spazio. Collezioni che hanno bisogno di trovare il proprio posto e allora diventa chiaro il fiorire di nuove proposte fatte di piccoli e grandi pezzi, dai vassoi ai mobili, per esporre i pezzi della propria collezione.
Biophilia, non è ancora arrivato il momento di archiviare piante e piantine, anzi continuano ad essere un elemento necessario per completare uno spazio, aggiungere calore e colore. Che sia un derivato della tendenza tanto cara ai social o la (più seria) ricerca di minori livelli di stress tramite il verde urbano, non importa perché alcune delle soluzioni più tecnologiche presentate a Londra si rivolgono proprio al verde. Per agevolare la manutenzione ci sono le fioriere intelligenti e per l’estetica legata ai vasi le proposte sono infinite, senza dimenticare che se le piante non sono la soluzione scelta ci sono sempre carte da pareti a tema.
Colour Clash, le tavolozze dei colori scelti si fanno più audaci, quasi caotiche, e dimenticano molte regole di accostamento ritenute per anni intoccabili. Non è il massimalismo inteso come tutto e troppo nello stesso spazio, anzi il senso di vuoto continua ad essere l’effetto da ricercare, ma si aggiungono nuovi colori: come il colpo di coda che non ti aspetti, come l’errore che non è tale, me è il risultato di molta ricerca per ottenere l’effetto di inaspettato che ogni progetto dovrebbe avere.
Credits: londondesignfair.co.uk