Cinque anni e noi li festeggiamo a modo nostro: una nuova veste grafica (ogni occasione importante ha il suo dress code), più persone dietro lo schermo per scrivere ogni giorno (che festa sarebbe senza amici) e alcune novità per fare passi in avanti senza dimenticare quello che fino ad oggi è stato Simple Flair.
Molti cambiamenti si scoprono navigando, passando da una pagina all’altra, leggendo nomi nuovi mescolati a nomi di sempre.
Ha un nuovo look, indossa il suo vestito migliore, ma i contenuti continuano ad essere tutti scelti secondo quello che più o meno consapevolmente è diventato uno slogan o, volendo dirlo con un linguaggio diverso, un hashtag: #allisdesign.
Ci infiliamo sempre tra le insenature più strette alla ricerca del design che incontra territori nuovi, intrecciando architettura e arte, design industriale e artigianato con incursioni nel mondo della moda, del food, della grafica e dei viaggi.
Una prima novità si legge qui, tra le righe, ed è l’editoriale che ogni mese anticiperà le uscite delineando quello che sarà e facendo un punto su quello che è stato.
Questa volta ci soffermiamo su quello che sembra essere un ritorno al decoro, trasversale ed eclettico, espressione di uno stile del tutto personale viene declinato secondo linguaggi diversi. In principio è stato il marmo a fare il suo ritorno spregiudicato, invadente, dai rivestimenti agli oggetti le sue venature sembravano un’epidemia e oggi si affianca a carte da parati, ottone e velluto in combinazioni rinnovate.
I motivi anni Cinquanta si mescolano ad una foresta di piante da interni, protagoniste di ambienti privati e commerciali, adagiate su piastrelle esagonali.
Se a tutto questo si affiancano pezzi di modernariato il gioco è fatto.
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Prima del brindisi i ringraziamenti: a chi ogni giorno legge, condivide, scrive, disegna, ascolta, lavora per rendere questo progetto concreto.
Cin, a questi primi cinque anni.
S.F.