Un progetto scoperto durante l’ultima edizione di Operae, quello di Arthur Hoffner è un lavoro che ci ha subito colpito per la sua forza comunicativa.
Idea e realizzazione si sono completati con un’alchimia misurata e colorata che non è passata inosservata.
Designer francese, classe 1990, Arthur ci ha raccontato il suo approccio al progetto come racconto sulle forme, sui dettagli, sulle apparenze contemporanee. Oggetti con un legame tra forme antiche ed applicazioni, materiali e colori protagonisti della nostra società.
Fountain è d’impatto.
Un’ambientazione domestica, quasi una natura domestica, che suscita una sensazione di meraviglia. Oggetti all’apparenza inutili ma al contrario utili al nostra esigenza di avere ed essere protagonisti dell’effimero.
Al limite tra gadget e magia, questo progetto si relaziona tra materia e acqua in movimento. Oggetti d’uso comune, come spugne, imbuti e tubi combinati e composti per generare un ciclo infinito d’acqua.
Come una metafora della quotidianità.