Berlino è tra le città europee più vivaci, non a caso è stata anche la prima a cui abbiamo dedicato una guida. Dinamica e in continua evoluzione, abbiamo selezionato tre nuovi indirizzi da aggiungere sotto la voce “eat”.
Panama. Questo ristorante, situato in una delle zone più interessante di Berlino, si trova all’interno di un edifico che nella sua vita precedente era una fabbrica. Si sviluppa su due piani, al suo interno ci sono anche un bar e una sala privata, ma non manca nemmeno il cortile esterno.
Il progetto per gli interni, nato dalla collaborazione tra Ludwig Cramer-Klett e dei due architetti Nora Witzigmann e Karoline Butzert, riflette la filosofia di Panama: una simbiosi di elementi esotici e stile familiare. Lo spazio storico viene rispettato: gli alti soffitti, i pilastri e le pareti in mattoni vengono mantenuti e affiancati al legno di frassino e alla classiche sedie Thonet, sottolineate dal contrasto con elementi tessili dai colori vivaci.
A completare il progetto non solo le piante esotiche ma una collezioned’arte curata da Ludwig Cramer-Klett, dall’istallazione di neon di Kerim Seiler agli orologi di Alicja Kwade, senza dimenticare due fotografie di Julius von Bismarck.
Panama è un luogo di incontro, un mix di linguaggi e stili, la sua città d’elezione non poteva che essere Berlino.
Dóttir. La cucina islandese a Berlino ha un indirizzo ed è il regno di Victoria Eliasdóttir, tra gli chef più promettenti della scena gastronomica attuale è anche la sorella dell’artista Olafur Eliasson. Dóttir si trova all’interno di un edificio rimasto in disuso per più di trent’anni, trasformato con questa apertura in uno degli indirizzi più gettonati a Berlino. Il menu viene definito semplice dalla stessa Victoria Eliasdóttir e anche il locale ha lo stesso garbo femminile che ci si aspetta dai piatti, con pavimenti in legnoe bar in travertino giallo.
Pauly Saal. Qui entriamo in punta di piedi, non è il solito ristorante ma un punto di riferimento per i berlinesi e non solo, visto che sono molte le celeb internazionali passate da qui. I piatti sono anche solo alla vista incredibili e l’ambiente del ristorante rispecchia lo stesso livello di qualità, per rispondere al gusto di clienti esigenti. Alle pareti ceramiche locali, a soffitto lampadari in vetro di Murano e i divani di un verde intenso rendono il Pauly Saal formale quanto basta, come ce lo immaginiamo dopo aver letto il menu, in un mix di arte e arredi vintage.
Photo Credit: Panama, Dóttir, Pauly Saal.