Siamo nel porto di Islands Brygge, dove tra una barca dimenticata e i ferruginosi quartieri industriali, sorge la Peter’s House, una residenza privata con studio realizzata dallo Studio Thulstrup per il fotografo Peter Krasilnikoff.
Il segno dello Studio Thulstrup è emblematico e totalitario e, nonostante sia il loro primo progetto completo per una residenza, interno ed esterno dialogano perfettamente e le strutture portanti si fondono con i dettagli come un ingranaggio perfetto e indissolubile.
L’edificio originale, caratterizzato da ampi spazi, presentava poche aperture e una conseguente scarsa illuminazione. La soluzione, semplice quanto ingegnosa, è stata quella di inserire dall’alto un blocco trasparente portatore di luce dove tutti gli ambienti ruotano intorno ad esso.
Troviamo quindi la cucina dai più svariati rivestimenti, cemento grezzo per il pavimento, mattoni a vista per la parete retrostante e una combinazione di pannelli in acciaio annerito per il resto delle pareti. Giochi di superfici e colori forti anche per gli arredi: tende in velluto color melanzana per il piano terra e una scala in acciaio forato dal sapore industriale si contrappongono ai colori più tenui del piano superiore. Qui il pavimento in legno di rovere permane sia per la camera da letto che per lo studio, il tutto incorniciato da morbide tende e pareti bianche.
La stessa struttura trasparente funge da giardinod’inverno con essenze diverse come felci, muschi, anemoni selvatici e piante ad emulare un bosco scandinavo che raggiunge la terrazza all’ultimo piano. Questo spazio all’aperto ricco di fioriere e sedute presenta un pavimento in legno brasiliano Jatobà, lo stesso utilizzato per rivestimento della facciata di tutto l’edificio in strisce verticali sottili.
Credits: Peters Krasilnikoff, Studio Thulstrup.