In occasione di Operae, la fiera dedicata al design indipendente a Torino, incontriamo Alice Stori Liechtenstein, la curatrice per l’edizione 2017.
Alice Stori Liechtenstein per l’edizione 2017 di Operae ha individuato nel tema Why Design la lente interpretativa con cui guardare ai progetti esposti dal 3 al 5 Novembre a Torino, quest’anno all’interno del Lingotto.
Oggi la curatrice si racconta attraverso 5 oggetti, senza limiti di genere, funzione e forma, perché su simple flair all is design.
I 5 oggetti di Alice Stori Liechtenstein:
• La Superleggera di Gio Ponti. Elegante, non pretenziosa, senza tempo. Appare fragile ma é incredibilmente stabile e comoda perché fatta ad arte. Trovo che sia la sedia per eccellenza.
• La penna di Muji. Mi piace prima di tutto come scrive, ma anche la sua neutralità, il fatto che non ci sono scritte. Ne ho sempre una dietro e non m’importa di quale colore.
• Moleskine. Si abbina perfettamente alla penna ovviamente. Ho sempre dietro un taccuino perché amo scrivere liste di cose e quando mi annoio disegno. Preferisco il formato piccolo con la carta spessa.
• La caffettiera Bialetti. Mi piace il rumore che fa il caffè uscendo, mi piace la semplicità dell’oggetto. Per me é la quintessenza dell’italianità. E poi dura una vita.
• Tavolo Isochrone di mischer’traxler. È un tavolo che mischer’traxler hanno realizzato per me durante il loro soggiorno a Schloss Hollenegg. È un oggetto prezioso ma fatto però con materiali semplici.
Photo Credit: Alice Stori Liechtenstein. Graphic Desin: Erika Nuzzo.